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Kaput
La fine del miracolo tedesco


di Wolfgang Münchau
traduzione di Adele Casciaro

Formato: 13,5x21 cm, bianco e nero, rilegatura in brossura

Prezzo: 25,00 euro

Formato digitale: 10,99 euro

Anno di pubblicazione: 2025

ISBN 979-12-818186-0-6

Germania: per decenni paese simbolo di successo economico e politico, un modello da seguire per il resto del mondo. Ma cosa si nasconde dietro il “miracolo tedesco”? Wolfgang Münchau, uno dei più autorevoli opinion leader europei, svela in questo libro come la nazione si trovi oggi sull’orlo di una crisi, erosa da decenni di scelte sbagliate e dipendenze pericolose.


Münchau mette in luce i limiti del modello economico neo-mercantilista tedesco, che ha garantito ricchezza a pochi grandi attori industriali lasciando indietro la maggioranza della popolazione. Il risultato? Crescente disuguaglianza, ritardi nell’innovazione tecnologica e incapacità di competere nel mondo digitale. A ciò si aggiunge una pericolosa dipendenza energetica e commerciale da regimi autoritari come Russia e Cina, che ha reso la Germania vulnerabile di fronte alle crisi globali.


Kaput è un’analisi critica delle scelte politiche e industriali che hanno guidato il Paese negli ultimi decenni. Con uno stile diretto e provocatorio, Münchau offre una lettura fondamentale per chi vuole comprendere non solo il futuro della Germania, ma anche quello dell’Europa. Un libro indispensabile per chi si interroga sulle fragilità nascoste delle grandi potenze economiche contemporanee.

L'autore
Wolfgang Münchau

Wolfgang Münchau è un giornalista e opinion leader noto per le sue analisi sull’economia europea e sull’Unione Europea. È fondatore e direttore di Eurointelligence ed editorialista per il New Statesman. Ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1988
al Times di Londra, ricoprendo diversi incarichi, tra cui quelli di corrispondente a Washington e Bruxelles. Successivamente è passato al Financial Times, ricoprendo anche il ruolo di corrispondente a Francoforte. Nel 1999 ha co-fondato il Financial Times Deutschland dove è stato vicedirettore fino al 2001 e caporedattore fino al 2003.

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